Chirurgia della parotide
La ghiandola parotide è deputata alla salivazione per favorire la masticazione e l’ingestione del cibo. Al suo interno si ramifica il nervo facciale, che ha funzione di innervare i muscoli mimici della faccia, motivo per cui la chirurgia di questo organo risulta particolarmente delicata.
La parotide può essere interessata da numerosi processi patologici che necessitino di essere trattati chirurgicamente, tra cui il più frequente è lo sviluppo di un tumore benigno: l’adenoma pleomorfo.
L’asportazione chirurgica dell’adenoma pleomorfo, necessaria perché col trascorrere del tempo la lesione può assumere dimensioni enormi e trasformarsi in senso tumorale maligno, prevede l’utilizzo del microscopio operatorio per minimizzare la possibilità di recidive e garantire la conservazione del nervo facciale e delle sue fini diramazioni. Tranne in casi particolari, l’asportazione della lesione non richiede la rimozione di tessuto ghiandolare parotideo in quanto non si è di fronte a patologia maligna che possa infiltrare microscopicamente i tessuti circostanti. E’ pertanto più adeguata la scrupolosa dissezione microscopica, con più alta garanzia di evitare il grave problema della recidiva, piuttosto che l’indiscriminata asportazione della ghiandola che comporta maggiori rischi di lesione del nervo facciale e l’antiestetico infossamento della guancia.
Alcuni accorgimenti tecnici, che sembrano poco importanti prima dell’intervento, consentono di ottenere risultati ottimali che vengono apprezzati col passare del tempo.
In particolare, ai fini estetici si effettua:
Ai fini funzionali si esegue:
Paziente affetta da adenoma pleomorfo della parotide sinistra (freccie).
L’utilizzo del microscopio per la conservazione del nervo facciale, l’impiego di un’incisione tipica dei lifting della faccia e la rotazione di un lembo di fascia temporale ha consentito di mantenere la piena estetica e funzionalità della regione operata.
Caso Clinico
Caso Clinico
ATTENZIONE! IMMAGINE DI UN INTERVENTO CHIRURGICO